Sabato 22 e domenica 23 settembre tornano le Giornate Europee del Patrimonio, ideate nel 1991 dal Consiglio d’Europa e dalla Commissione Europea per potenziare e favorire il dialogo e lo scambio in ambito culturale tra i Paesi europei. Un’occasione di straordinaria importanza per riaffermare il ruolo centrale della cultura nelle dinamiche della società italiana nell’anno 2018 che è stato dichiarato Anno europeo del patrimonio culturale.
Un ricco programma di eventi in grado di presentare lungo un intero weekend alcuni dei più significativi beni culturali dell’area di Lecco e provincia.
L’itinerario che idealmente parte dalla medievale torre di Lecco si dipana in Valsassina, a toccare il raffinato dipinto cinquecentesco di Sigismondo De Magistris e Ambrogio Arcimboldi della chiesa di Cremeno che conserva anche una sacrestia con elaborati intagli seicenteschi. Negli stessi anni gli antenati di Alessandro Manzoni risiedevano a Barzio in tre distinti palazzi, che per l’occasione vengono aperti a testimoniare la vita di una famiglia del territorio impegnata nell’industria del ferro. L’altra grande industria valligiana, quella lattiero-casearia, è bene illustrata dalle grotte di stagionatura della Mauri a Pasturo. Più sofisticate appaiono le testimonianze recenti, come a Barzio la stupenda e misconosciuta pala del Riposo nella fuga in Egitto dipinta nel 1880 da Francesco Grandi, pittore romano attivo per i Musei Vaticani, e soprattutto a Introbio la strepitosa Villa Migliavacca, massimo esempio di architettura eclettica del primo Novecento in Valle. Il collegamento con il contemporaneo è fornito dall’Ordine degli architetti che propone un itinerario a Lecco tra le realizzazioni dei due massimi progettisti cittadini del Novecento: Mino Fiocchi e Mario Cereghini.
Programma: http://www.museilecco.org/immagini/Locandina%20GEP%202018.pdf